IL N. 6 DI GIUGNO 2022 DE il PuntO (leggilo/scaricalo qui)
DALLA PRIMA PAGINA
L’IMPRONTA DEI SOCIALISTI
dal libro “L’impronta” di Mauro Del Bue
I socialisti, e in particolare i parlamentari socialisti, un’orma indelebile l’hanno lasciata nel percorso di rafforzamento delle democrazia italiana, allargando tutti gli spazi di libertà, garantendo i ceti più bisognosi, ponendo mano ad una solida riforma delle istituzioni. L’elenco di deputati e senatori eletti dal Partito Socialista o partiti e movimenti socialisti nel periodo dal 1983 ad oggi è lunghissimo.
Molteplici le profonde innovazioni apportate dai due governi a presidenza socialista, dall’accettazione dell’installazione dei missili a Comiso per rispondere a quelli che l’Urss ci aveva puntato contro, alla difesa della sovranità nazionale mostrata a Sigonella, dal Patto anti inflazione culminata con il referendum vinto del 1985, al nuovo Concordato che sanciva la fine della religione cattolica come religione Stato.
Molto attivo fu l’impegno delle parlamentari socialiste, non c’è legge di libertà e di emancipazione che non porti la firma e l’impegno di una di loro.
La prima legge sul reddito di cittadinanza porta la firma del socialista Agostino Marinetti sindacalista della Cgil della quale fu segretario generale. Fu deputato alla Camera per il Partito Socialista per tre legislature dal 1983 al 1994. Le leggi ecologiste più rilevanti, quelle sui rifiuti industriali, sui parchi, sulle autorità di bacino portano il nome di Giorgio Ruffolo. E quelle dure contro le mafie furono volute da Claudio Martelli che firmò anche la prima legge sull’immigrazione.
Sono passati troppi anni, ma non è mai troppo tardi per ripercorre la storia, quando è storia di verità.